Palermo
Madonna del ponte
La Festa della Madonna del Ponte cade nella domenica in Albis e, oltre gli abitanti di Balestrate, interessa anche quelli di Partinico, Trappeto e Alcamo. Quel giorno le quattro popolazioni si riversano nel santuario dedicato alla "miracolosa" Madonna, ubicato in territorio di Partinico, ma in una contrada quasi equidistante dai quattro Comuni. Il primo nome che la Madonna ebbe fu "Santa Maria di Altofonte" a cominciare dal secolo XIV. Poi, dal ponte che offre ai viandanti un sicuro passaggio dall'una all'altra riva del fiume Jato, collegando i fertili poderi che si stendono a destra e a sinistra del fiume, si diede il nome di Santuario e Madonna "del Ponte" come del resto si era dato alla contrada la denominazione di Ponte. Vuole la tradizione che il quadro della Madonna esca dalla chiesetta alle ore dodici precise e, in questo caso, esso apparterrà ai partinicesi; se tarderà ad uscire, sino alle ore dodici e trenta, sarà degli alcamesi e, nelle mezze ore successive, rispettivamente, dei balestratesi e dei trappetesi. Queste condizioni sono da mettere in relazione alla leggenda, ripresa dal Pitrè, secondo la quale a trovare "miracolosamente" la statua della Madonna dentro una grotta, presso un ponte, fu un balestra-tese (o sicciaroto, come allora era chiamato) e furono successivamente in quattro, un partinicese, un balestratese, un trappetese e un alcamese, a contendersi il possesso della statua, che si tentò di portare in uno dei quattro paesi: quando ogni sforzo per far muovere il carro con la statua risultò inutile, i quattro decisero d'accordo di erigere nel luogo una chiesetta per custodire e venerare insieme la sacra statua, che in diversi secoli ha dispensato centinaia di miracoli, come attestano gli ex-voto esposti in un locale attiguo alla chiesetta.