Festino di Santa Rosalia
Dal 9 al 15 luglio Palermo dedica alla sua patrona, S. Rosalia, un festino ricco di manifestazioni culturali, spettacoli pirotecnici e naturalmente una solenne processione.Per le vie del centro storico di Palermo, in occasione del festino, i cantastorie intonano i canti della tradizione popolare, che celebrano i natali della santuzza (espressione comune usata dai devoti per riferirsi in modo affettuoso a S. Rosalia) e la leggenda del suo eremitaggio nella grotta sul monte Pellegrino, presso Palermo.
La preparazione al festino inizia alcune settimane prima del mese di luglio: molto tempo si dedica ai lavori sul carro trionfale, utilizzato per la processione del simulacro e divenuto da secoli l'attrattiva principale del festino.
Il carro di S. Rosalia ha una mole notevole: alto circa dieci metri, lungo nove e largo sei, può ospitare fino a sessanta persone; nel secolo scorso gli orchestranti e il coro prendevano posto sopra il carro trionfale, che veniva preceduto dalle macchinette, cioè da carri più piccoli rappresentanti scene della vita di S. Rosalia.
Questo simbolo monumentale ha una storia antica che risale al 1686, quando venne costruito per la prima volta con legno e cartapesta; da allora il carro della santuzza fu realizzato ex novo, di anno in anno, su progetto di diversi artisti, fino al 1859.
Soppresso per circa quarant'anni in seguito alle vicende storiche dell'Italia Unita, il carro trionfale rientrò a Palermo su iniziativa di G. Pitrè nel 1896 e poi nel 1924 (in coincidenza con il ritrovamento delle spoglie della Santa).
Dal 1924 la processione riprese soltanto nel 1974, e tuttora si ripete.Oggi il carro trionfale viene portato in processione lungo il Cassaro (corso Vittorio Emanuele) da Porta Felice fino a Palazzo Reale.
Lungo Foro Umberto I, alla marina di Palermo, si svolgono concerti, spettacoli pirotecnici e una coloratissima fiera ricca di bancarelle che vendono calia e semenza, caramellato, torrone alle mandorle, gelato di campagna, in un intermezzo di bande musicali.