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Venerdi
Ormai Milly era
arrivata dal lavoro, equipaggio pronto!!! Eravamo
in tutto tre: Guido (spirito avventuriero, a
stampare i più bei colori del viaggio),
Milly (oltre che la presenza femminile, a fare
gli appunti per il diario), Ariel (carta stradale
in mano e qualche guaio ancora da combinare),una
bella squadra. Eravamo in attesa della "nostra
macchina guerrigliera", l'abbiamo affittata
a un privato in maniera più economica
della ufficiale, 25 dollari al giorno. È
risultata una piccola ma grandiosa Daewoo Tico
e sebbene l'avessimo preferita di colore rosso
si può dire che l'azzurro non andava
male. Guido ha detto che in Italia non l'aveva
mai vista ed è rimasto così stupito
della sua autonomia ( 22 km/L, 100 -110 km,
aria condizionata). La benzina pure l'abbiamo
cercata in modo più economico (0.60 dollaro
per litro) tramite un nostro amico. Siamo partiti,
Guido guidando ed Ariel alla guida in cerca
della valigia di Milly dai suoi zii (sud-est
nella città). |
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Milly fece lo zaino in 5 minuti
e alle 21:12 partiamo verso Pinar colla sua guida perchè
andavamo proprio dove i suoi e la sua città. Pure se avevamo
la carta stradale abbiamo sbagliato per due volte a raggiungere
la direzione giusta per l'ingresso dell'autostrada, era già
notte, e il viaggio l'abbiamo cominciato con Fabrizio De Andrè
e la sua "Anime Salve". Un'ambiente, pure se buio, molto
suggestivo, come stava per succedere spesso. Guido, nella noia
d'una autostrada al buio ogni tanto chiedeva quanti chilometri
mancavano fino la città di Pinar del Río. Io consultando
la carta stradale dicevo 176, Milly invece diceva 144 km e finalmente
Guido ha segnato oltre i 200 km all'arrivare, ma dobbiamo considerare
in questo caso i percorsi in città ( almeno l'Avana è
più grande di quanto immagina chi non l'ha mai visitata).
Siamo arrivati a Pinar a mezzanotte (24:15), dopo tre ore di viaggio,
forse troppo tempo per 200 km, ma sulla autostrada c'era la nebbia
e a tratti abbiamo dovuto fare la strada piano. All'arrivo, il
benvenuto dei genitori di Milly che ci aspettavano da un bel pò
e la vista di case belline e colorate che hanno fatto ricordare
a Guido quelle di San Francisco. Così finirono le prime
3 ore del viaggio. |
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realizzato
da Alessandro Catalfio
- Fotografie di Guido Orlando
- Testi diario di Ariel e Milly |
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